Halo Reach: recensione
- GamePool ITA
- 28 mar 2021
- Tempo di lettura: 3 min
Halo Reach è uno spin-off della serie di Halo uscito su Xbox 360 nel 2010. fu l'ultimo titolo della serie

Halo Reach racconta la storia della squadra Noble e della sua disperata difesa del pianeta Reach che sta subendo un attacco su vasta scala da parte dei Covenant. I fatti raccontati precedono quelli della serie principale e dovrebbero essere ben noti a chi ha giocato quest'ultima. Reach è infatti il pianeta dell'UNSC su cui vengono addestrati gli Spartan e che viene utilizzato come base segreta per alcuni esperimenti che si riveleranno vitali negli Halo successivi.
Gameplay
Halo Reach è uno sparatutto in prima persona in cui il giocatore interpreta il ruolo di Noble Six, sesto membro della già citata squadra Noble, assoldato proprio al culmine della battaglia di Reach, all'inizio del gioco.
si tratta del primo Halo in cui si fa parte di una squadra e non si è da soli, fatto che determina molti cambiamenti nel gameplay, per esempio la diversificazione dei ruoli durante le fasi di utilizzo dei veicoli, la diversa concezione delle battaglie, inserite in scenari più ampi e meno prone alle azioni individuali, o la maggiore libertà di approccio alle stesse.
il gameplay in sè rimane pressoché invariato dai suoi predecessori, anche se è presente una nuova aggiunta, che è più un evoluzione degli equipaggiamenti di Halo 3, che in Halo Reach diventano delle abilità passive che possono essere utilizzate liberamente. ne esistono varie, come: Le Abilità Armatura, questo il loro nome, comprendono alcune capacità del tutto familiari come l'invisibilità e lo scudo portatile, mentre altre sono assolutamente inedite come il jet pack, la schivata e il blocco armatura.

Storia
Il gioco è il terzo spin-off della serie dopo Halo Wars e ODST, che si distingue, come già detto, dalle installazioni principali specialmente per la presenza di un'intera squadra di Spartan che affiancherà durante tutta l'avventura il protagonista del gioco, Noble Six, un supersoldato con più di qualche elemento in comune con l'amato Master Chief.
Passare da una narrazione centralizzata sulla figura di John-117 a una che invece mette in risalto le peculiarità e le tipicità dei diversi membri della squadra Noble è la più grande conquista raggiunta da Halo: Reach, che divenne proprio per questa ragione una delle storie più apprezzate dalla community della saga, nonostante l'assenza del suo protagonista per eccellenza. Nel corso della campagna il giocatore finisce inevitabilmente con l'affezionarsi alle sorti dei personaggi molto più di quanto accade in un capitolo principale, complici le dolorose vicende che Reach si impegna a raccontare con una crudezza che raramente ha trovato spazio all'interno del franchise.
La Squadra Noble agisce infatti sullo sfondo di una violentissima invasione Covenant che non lascia adito alla speranza, cercando di salvare quel poco che può prima dell'annientamento totale. È una storia dai toni molti più cupi, focalizzata sul tema del sacrificio, uno dei racconti più significativi dell'intero franchise e, anche solo per queste ragioni, degno di essere vissuto da chiunque voglia avvicinarsi alla saga

Longevità
non si tratta di un gioco troppo lungo, potreste finirlo senza alcun problema in un week end, ma è meglio così, il gioco ha un grande rigiocabilità e con il suo multiplayer online può regalare molte ore di divertimento
Conclusione
Halo Reach, si tratta senza alcun dubbio di uno dei migliori FPS di tutti i tempi, level design praticamente perfetto, storia emozionante, gameplay eccellente e una grande capacità di comunicazione.
da comprare ad occhi chiusi, sia per i fan degli FPS e non
Voto finale: 9.5/10
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